“Questa Giunta municipale deve essere azzerata immediatamente”. Questo in sintesi l’intervento del Senatore Lino Nessa in conferenza stampa venerdì scorso, assieme al capogruppo del PdL Franco Passoforte. “Oltre all’immediato azzeramento di questa giunta tecnica, che però tecnica non è – dice Nessa – perché riconducibile ad alcuni ‘furbetti’, chiediamo al sindaco di capire se esiste una maggioranza. In caso contrario chiediamo le dimissioni immediate del sindaco, l’apertura formale della crisi e 20 giorni a disposizione per capire il da farsi”. Una posizione dura, quella del PdL che per la prima volta prende una posizione chiara e a voce alta, in merito a questa esperienza amministrativa. Ma il sindaco Palazzo, esce il petto e risponde con una grossa pernacchia, e non solo non ci pensa neppure a revocare la sua quinta Giunta, ma addirittura la convoca già per questa mattina alle ore 12. “Chiediamo una svolta di fine mandato – ha detto Nessa – e questo non può passare attraverso una giunta tecnica. Ho apprezzato tantissimo la sensibilità dell’amico Michele Marraffa, il quale ha fatto una scelta responsabile, cioè quella di tirarsi indietro sulla sua nomina a Presidente del Consiglio, pur sapendo di non averla mai pretesa. Di contro – continua Nessa – c’è qualcuno che sta giocando con la città e con i partiti, non siamo noi quelli che non stanno operando”.
“Si tratta di persone stimabili – ha detto Passoforte – ma questa è la “Giunta dei fischietti” (pronunciato in vernacolo ndr). In questo momento amministrativo, il mio impegno in questo Consiglio mi sta facendo vergognare nel mettere la faccia anche nella mia professione di tutti i giorni”.
Ma alla domanda rivolta a Nessa sul cosa fosse accaduto all’interno del suo partito in merito alla spaccatura con i consiglieri Muschio Schiavone e Scialpi, il Senatore ha risposto che “il PdL è attualmente composto da 12 persone, a queste si aggiungono gli amici Muschio e Scialpi, i quali rientrano nella grande famiglia di centrodestra, sotto altre sigle”.
Nella mattinata di sabato abbiamo voluto chiedere maggiori spiegazioni al coordinatore provinciale Pdl, Pietro Lospinuso, il quale al nostro telefono ci ha detto che “nessuno può permettersi di estromettere nessuno dal partito, tantomeno un coordinatore cittadino. Nessa è solo un co-coordinatore (l’altro è Luca Carrieri, area Alleanza Nazionale ndr). Lo statuto – dice Lospinuso – parla chiaro, esistono gli organi statutari, il PdL martinese è composto quindi da 14 consiglieri”.
Ma quando c’è stata la necessità di votare in consiglio il PdL non è mai stato composto da 14 consiglieri, cosa vuol dire questo? “Quello che lei dice – ha detto Lospinuso – è un altro discorso”.
Ottavio Cristofaro