Statale 172: cimitero per cani – Lo Stradone

Statale 172: cimitero per cani

Chiunque percorra la statale 172 da Martina Franca a Taranto quotidianamente, per lavoro o diletto, si sarà senz’altro accorto che, da più di un mese a questa parte, il tratto che va dall’Orimini fino allo svincolo per Punta Penna è ormai diventato un cimitero a cielo aperto per cani. Sono diverse le carcasse che giacciono a bordo strada, alcune in evidente stato di decomposizione, una completamente dilaniata e sventrata (al km 62). Uno spettacolo non certo gradevole da vedere, né tanto meno molto salutare, dal punto di vista igienico e sanitario. Il cronista, da utente della strada, ha cercato di avvertire chi di dovere perchè provvedesse alla rimozione delle carcasse. Ed è così iniziato il classico giro di telefonate ed e-mail per individuare chi ha il compito di effettuare tale tipo di intervento. Trattandosi di strada statale, si è pensato di rivolgersi all’Anas che, sia telefonicamente che tramite e-mail ha risposto con solerzia, individuando nel servizio veterinario della Asl e nei comuni gli interlocutori i responsabili dell’intervento. A tal proposito, riportiamo integralmente il testo della e-mail di risposta alla nostra segnalazione: “Le comunichiamo che Questo Compartimento presta la massima attenzione alla problematica rappresentata e, conseguentemente, ai sensi dell’art. 14 del Codice della Strada, allo scopo di garantire la sicurezza e la fluidità della circolazione, provvede a rimuovere le carcasse di animali che ingombrano la sede stradale. Pur tuttavia, vi è l’innegabile annoso problema della definitiva rimozione delle carcasse giacenti in pertinenze ANAS, ma fuori dalla sede stradale. Pertanto, non appena viene segnalata la presenza di una carcassa di animale, la stessa viene posizionata a bordo strada dal personale ANAS S.p.A. che inoltra tempestivamente richiesta per lo smaltimento al Servizio Veterinario ASL e al Comune competente territorialmente, soggetti questi titolari per materia delle attuali L.R. 12/1995 e 26/2006. Ad ogni buon conto, si assicura che questa Società attiverà ogni sinergia possibile, al fine di ottimizzare il servizio di recupero delle carcasse di animali”. A fronte di ciò abbiamo contattato il servizio veterinario dell’Asl Taranto, che ci ha risposto: «L’Anas vi ha informati male. Di tale servizio si deve occupare esclusivamente il Comune nel cui territorio si trova la carcassa di animale. L’Asl non c’entra». Altra chiamata, prima alla polizia municipale di Martina Franca, che ci ha indirizzati all’ufficio di ecologia e ambiente. Che, effettivamente, ci ha confermato che il Comune di Martina ha una convenzione con la Tradeco per la rimozione delle carcasse su strade o siti pubblici, in territorio comunale. A fronte della nostra segnalazione, avrebbero provveduto ad avvisare la ditta e l’intervento sarebbe avvenuto al più presto. Per inciso, la telefonata risale a mercoledì mattina, ma a tutta ieri, la carcassa del cane sull’Orimini (km 58 e VII metri) era ancora là. La telefonata fatta alla polizia municipale di Crispiano (tra i km 61 e 64 vi sono tre carcasse, in stato davvero inguardabile) è stata di tono molto diverso, in quanto ci è stato comunicato, in maniera ance abbastanza “piccata”, che di tale servizio se ne deve occupare l’Anas, «in quanto proprietaria della strada». Al comune cittadino, utente della strada, alla fine, poco importa di chi sia il compito. In ogni caso, il cerchio delle telefonate si è chiuso nuovamente con l’Anas, che ha ribadito la propria posizione, ricordando la legge regionale che demanda alle Asl e ai comuni gli interventi in materia di sanità veterinaria. Resta il fatto che quelle carcasse sono ancora là, forse senza immediato pericolo per l’incolumità degli utenti della strada, ma sicuramente con evidenti rischi dal punto di vista igienico e sanitario. Disse Gandhi: «La grandezza di una nazione e il suo progresso morale si possono giudicare dal modo in cui essa tratta gli animali». Anche da morti.

Matteo Gentile