La protesta dei “cappottari” continua a far parlare. Già in questi giorni potrebbero esserci ulteriori risvolti della vicenda con l’istituzione di un tavolo tecnico che vedrebbe seduti amministratori imprenditori e presumibilmente le sigle sindacali, in rappresentanza degli operai. La ripresa del settore tessile a Martina Franca deve passare anche attraverso l’apertura del Corso di Laurea in Scienze e Tecnologie della moda.
Ad intervenire nel dialogo politico, questa volta, i responsabili del Comitato di Quartiere Carmine, il quale sottolinea che “nello scorso Ottobre da Palazzo Ducale la giunta aveva deliberato l’elenco delle opere pubbliche e nella programmazione degli investimenti di Area Vasta compariva il restauro e il recupero dell’Ex-Omni”. I responsabili del Comitato sostengono di avere più volte incontrato alcuni amministratori i quali hanno ribadito che “oltre al recupero, l’immobile doveva essere destinato alla sede della direzione e uffici della sede distaccata dell’Università di Bari – Corso di Laurea in Scienze e Tecnologie della Moda” attraverso “un ottimo segno di riqualificazione del quartiere Carmine”
Ma i responsabili del Comitato sostengono di aver avuto notizia “che la proposta dell’Ex-Omni è stata inserita nel Piano stralcio, tale destinazione d’uso rende l’intervento non coerente con la misura 4.2. La Regione Puglia – continuano – ha sollevato delle perplessità sulla destinazione da dare al predetto immobile. Attualmente i progetti proposti sono in fase di negoziazione con la Regione Puglia, che dovrà decidere sul finanziamento presumibilmente entro la fine dell’anno”.
Il Comitato di Quartiere Carmine allora si chiede: “perché a Martina Franca si arriva sempre a questo punto? Stralcio, progetti incompleti, presentazione progetti e domande in ritardo” e chiedono che “alla città si diano risposte a riguardo”.
oc