“La Città ha bisogno del Teatro, il Teatro ha bisogno dei Cittadini” – Lo Stradone

“La Città ha bisogno del Teatro, il Teatro ha bisogno dei Cittadini”

MARTINA FRANCA – Anche per quest’anno Martina avrà la sua tradizionale stagione teatrale di prosa. In un momento di incertezza amministrativa che affligge la nostra città e che si protrae ormai da molto tempo, essere riusciti a portare un cartellone di assoluto rilievo e nei tempi giusti per effettuare una necessaria programmazione preventiva, è quasi un miracolo. Sono infatti i martinesi, che con il loro amore per il Teatro, inteso sia come luogo sia per le attività che in esso si svolgono, e la loro partecipazione, rendono possibile la continuità e la sopravvivenza del Teatro stesso.
La scorsa stagione infatti, ha visto incrementare in modo esponenziale le presenze complessive, al punto di “finanziare” con lo sbigliettamento oltre il 50% del costo della stagione, assistendo al “tutto esaurito”in diverse rappresentazioni, ed ha visto, oltre all’affezionato pubblico degli abbonati, il formarsi di una nuova categoria di spettatori, coinvolgendo nuove generazioni, grazie anche alla disponibilità degli Istituti scolastici che hanno creduto nella valenza sociale e culturale a cui il teatro assolve nella formazione didattica dei nostri studenti. È proprio nella direzione di un più vasto coinvolgimento del territorio, che questa stagione vede per la prima volta andare in scena una compagnia “figlia” della nostra terra: i Kennediani, diretta dal nostro concittadino Pasquale Nessa, che del teatro è un fine estimatore. Ora la scommessa è di coinvolgere ancor maggiormente gli studenti, con il ritorno dopo un anno di assenza, della “Scena dei ragazzi” la stagione matineè a loro dedicata, in fase di organizzazione con la collaborazione tra pubblico, Comune, Teatro Pubblico Pugliese, privati, lo stesso Teatro Verdi e l’associazione culturale “Le Quinte”, che oltre a prevedere quattro spettacoli per otto rappresentazioni complessive, vedrà la realizzazione di un laboratorio Teatrale nel quale gli studenti saranno l’elemento portante, partecipando alla realizzazione dello spettacolo in tutte le sue fasi fino alla rappresentazione scenica in Teatro al termine dell’attività didattica che sarà curata sempre da Pasquale Nessa. I dettagli verranno forniti a completamento del progetto.
Nel 2010 il “Verdi” compirà i suoi “primi” 90 anni, e la sua continuità è messa in discussione da una generale crisi strutturale che affligge tutte le sale tradizionali delle città d’Italia, dovuta essenzialmente ad una mutata situazione del mercato cinematografico ed una diversa diffusione del prodotto audiovisivo, quindi è solo con l’implementazione delle attività connesse al Teatro ed al riconoscimento dello stesso quale luogo indispensabile per la crescita sociale che il Teatro ha ragione di continuare ad esistere.
“La Città ha bisogno del Teatro, il Teatro ha bisogno dei Cittadini” queste le parole del nostro illustre concittadino Paolo Grassi, che è stato ricordato proprio ieri al teatro Verdi, in una serata per la ricorrenza dei 90 anni dalla sua nascita, che, pur se pronunciate nel 1947 in occasione della fondazione del “Piccolo Teatro di Milano”, sono quanto mai attuali e sintetizzano il pensiero di un uomo che, tra i primi nel nostro paese, ha avuto la consapevolezza di come il teatro sia: “Il luogo dove una comunità, liberamente riunita, si rivela a se stessa”.
Oggi in un mutato contesto i “Cittadini” per usufruire a pieno del “Teatro” hanno bisogno di un Amministrazione che creda nel rilancio culturale di questa città e metta loro a disposizione l’utilizzo della struttura, ex teatro comunale di Martina, al fine di consentire la realizzazione di tutte quelle attività che a livello locale, prosa, musica, danza, oggi non progrediscono per l’assenza di un contenitore a disposizione della collettività impedendo di dare voce alle numerose associazioni culturali e di volontariato presenti sul territorio. Una proposta di convenzione in tal senso giace ormai da molto tempo all’attenzione del nostro Consiglio Comunale senza che nulla sia stato fatto, nonostante le dichiarate buone intenzioni dei più.
Quello che il Teatro chiede alla classe politica della nostra città , non sono sovvenzionamenti di danaro pubblico, ma di fornire servizi in favore dei cittadini ed avere un attenzione per il Teatro che deve essere a disposizione di tutti e salvaguardato, alla stregua di ogni bene di pubblico interesse, magari con un equa imposizione dei tributi comunali, come la Tarsu, che per i teatri, è la tariffa più elevata pagata nell’intera nazione.
L’augurio è, quindi, che Martina Franca possa compiere quel rilancio culturale che merita in ossequio alla sua tradizione e dare vita ad un iniziativa culturale di largo respiro, per il quale il “Teatro Verdi” è disponibile a svolgere la propria parte, segnando in modo indelebile la storia della nostra Città proprio nel 2010 in occasione della ricorrenza dei sette secoli dalla fondazione di Martina.

(oc)