Riportiamo di seguito un articolo tratto dal sito del giornale Puglia Press a firma del direttore Antonio Rubino (16-10-2008).
Ieri mattina ha bloccato ‘la strage degli alberi, quando praticamente ne erano stati abbattuti nove. Avrebbe preso la decisione dopo un colloquio avvenuto con il responsabile del WWF locale Pino Caramia. La decisione di abbattere gli alberi era stata presa dopo una relazione tecnica comunale che accompagnava il provvedimento approvata all’unanimità da parte della Giunta comunale l’8 settembre scorso. La relazione tecnica sottolineava la pericolosità per l’incolumità pubblica anche in viale della Sanità e in Villa Garibaldi e ‘proponeva’ la sostituzione dei pini da abbattere, con altri tipo di alberi. Non è la prima volta che questo accade, in passato furono ‘eliminati’ alberi in piazza Crispi ed in tutto l’estramurale. Successivamente sono stati sostituiti con ridicoli alberi bonsai.
Dopo l’eliminazione di tutti gli alberi davanti alla Chiesa di Cristo Re che rendevano meno penoso esteticamente l’ingresso nel centro di Martina, dopo la stazione di servizio, il Sindaco ha bloccato l’abbattimento, dopo aver chiesto ai tecnici quali alberi sono da considerarsi a loro giudizio pericolosi per l’incolumità pubblica. Il dubbio che nasce spontaneo è se la consulenza, su quali alberi eliminare venga data da chi, successivamente, è colui che provvede a rimpiazzarli (vendendoli al Comune a trattativa privata). Ora Palazzo metterà a confronto il parere dei tecnici comunali con gli esperti di botanica prima di procedere. E’ ridicolo che questo venga fatto dopo la strage e non prima. Sconcertante è anche quanto affermato dal forum delle associazioni ambientaliste che in un comunicato hanno scritto: “Siamo sconcertati che un quotidiano locale affermi che le associazioni ambientaliste “siano rimaste a guardare”. Come già evidenziato, le associazioni del Forum (che non avevano avuto alcuna informazione preventiva dal Comune, nonostante la promessa del Sindaco di voler inaugurare una nuova stagione di collaborazione con le suddette associazioni) si sono puntualmente documentate, chiedendo la delibera e ottenendo il blocco dei lavori, come già ottenuto in casi precedenti. Solo successivamente hanno elaborato un comunicato per gli organi di informazione”. Il quotidiano locale è il nostro. Gli sconcertati sono loro. Praticamente, intervengono solo se ricevono preventivamente una informazione dal Comune. Gli abbattimenti sono avvenuti in pieno centro ed in pieno giorno. In altre città d’Italia, dove le associazioni ambientaliste sono molto attive e determinate e meno propense a seguire l’iter burocratico, i volontari si legano agli alberi pur di evitare che vengano abbattuti, soprattutto quando si tratta di alberi secolari. Gli stessi si sarebbero rivolti immediatamente alla Procura della Repubblica per accertarne le responsabilità e si sarebbero costituiti parte civile.
A questo punto nessuno potrà affermare che i nove alberi secolari abbattuti, diventati legna da ardere (non si sa per quale famiglia), erano da abbattere. C’è la parola dei tecnici comunali e del consulente che cura il verde pubblico, la cui ditta venderà gli alberi che rimpiazzerà i pini.
Nel frattempo, come è nostra abitudine non ci fermiamo qui e la notizia è stata immediatamente inoltrata ai nostri ‘Fabio e Mingo’. Vediamo se qualcosa accadrà. Ma non finisce certamente qui.
Antonio Rubino
Fonte: Puglia Press