Una pugnalata alla storia della città – Lo Stradone

Una pugnalata alla storia della città

Non ci sono parole per commentare l’accaduto. Un gesto vile, dal significato meschino e indegno della nostra città.
Ci hanno rubato la nostra piazza, con i suoi alberi, con la sua ombra perenne, con la sua storia. Non c’è più rispetto per niente e per nessuno, ognuno in questa città fa quello che più ritiene opportuno. A quanto pare (approfondiremo il fattaccio nei prossimi giorni), il sindaco aveva dato un indirizzo diverso da quello che poi, invece, è stato realizzato. Il sindaco dice di essere stato tenuto all’oscuro di quanto quel martedi mattina si stava effettuando in quella piazza.
Spieghiamo meglio. In giunta era venuta fuori la necessità, sacrosanta, di mettere in sicurezza la zona a seguito della caduta di un albero il 28 giugno scorso, nella zona della chiesa di Cristo Re. Una relazione tecnica comunale, che accompagnava il provvedimento di giunta comunale dell’8 settembre scorso, faceva riferimento all’episodio di giugno e a un altro del 2006 e sottolineava la pericolosità, per l’incolumità pubblica, di alberi nelle zone citate oltre che in viale della Sanità e in villa Garibaldi e proponeva la sostituzione dei pini da abbattere, con altro tipo di alberi a foglia caduca.
Dunque solo i pini effettivamente pericolosi sarebbero stati abbattuti e non tutti così come invece è stato fatto.
Questo sindaco continua a chiedere scusa a tutti delle sue malefatte, ma a pagare i suoi errori non ci pensa nemmeno. Chi è il responsabile di tutto ciò? Abbiamo già scritto che all’interno dello staff del sindaco esiste la figura professionale dell’addetto al verde.
Intanto i cittadini si sono riuniti in un comitato spontaneo per una petizione al sindaco. I responsabili devono pagare, anche se nessuno mai potrà restituirci quegli alberi, ma soprattutto quella storia.
L’ennesimo fallimento di Franco Palazzo.

Ottavio Cristofaro