Siamo civili solo se ci prendiamo cura dei più deboli – Lo Stradone

Siamo civili solo se ci prendiamo cura dei più deboli

Riportiamo di seguito integralmente una nota stampa delle associazioni martinesi Aida e Amar Down.

L’associazione A.I.D.A. e A.M.A.R. Down di Martina Franca che da tempo si occupano dell’integrazione delle persone con disabilità, oggi vogliono porre l’attenzione del lettore su quello che ultimamente con l’apertura della scuola sta avvenendo.
La FISH (Federazione Italiana Superamento Handicap), alla quale le nostre associazioni aderiscono, in un primo comunicato ci fa sapere, di aver accolto con positività, le linee guida per l’integrazione degli alunni con disabilità, emanate dal Ministro Gelmini . Ma con l’effettivo inizio dell’anno scolastico, oltre al taglio delle ore di sostegno,tante sono state le segnalazioni pervenute da ogni parte d’Italia, fortemente in contrasto con i principi della qualità dell’integrazione. Moltissimi genitori hanno infatti testimoniato la propria apprensione, dopo aver constatato l’esistenza di classi formate da oltre trenta alunni, con al loro interno sino a tre o quattro alunni con disabilità (nelle scuole di grado superiore), generate tanto dalla composizione di nuove prime classi, quanto dalla fusione di classi terminali. Una situazione questa non conforme né al DPR n. 81/09 sulla costituzione delle classi e gli organici di diritto, né alla Circolare Ministeriale n. 169/09 sugli organici di fatto, ed ovviamente in contraddizione con le recenti Linee-Guida; ma soprattutto una condizione in grado di danneggiare la qualità del servizio di istruzione nel suo complesso, e non solo per gli alunni con disabilità. Per questo la FISH e tutte le associazioni Nazionali hanno chiesto un nuovo incontro con il Ministro Gelmini.
Nella nostra cittadina apparentemente, sembra che tutto va bene, ma non è così. Noi non siamo altro che lo specchio di ciò che avviene in tutta la nostra Nazione. Però abbiamo un ostacolo in più, che chissà fra quanti anni riusciremo a sormontare; questo ostacolo è quello CULTURALE.
Qualcuno dice che la scuola è un laboratorio da cui devono uscire delle “Teste ben Pensanti” per il nostro futuro, che ci aspettiamo migliore del presente. Ma soprattutto noi del sud rimarremo sempre indietro di vent’anni se continuiamo a non istituire i Gruppi di Lavoro per l’Handicap nelle scuole e in tutti gli organi sociali, a non programmare un Piano dell’Offerta Formativa adatto ai bisogni speciali, e inoltre a non acquisire ausili tecnici adatti ad alunni con bisogni adattivi speciali. Che “Teste ben Pensanti” formiamo, se si continua a tenere gli alunni con disabilità spesso con i bidelli nei corridoi delle scuole, o se li uniamo insieme in una “odiosa” classe a parte? Che “Teste ben Pensanti” formiamo se non diamo la possibilità ai non vedenti, ai non udenti, a chi ha problemi motori, di utilizzare ausili tecnici adatti alla loro espressione e alla loro comunicazione?
Il ministro Gelmini emanando le Linee Guida per l’integrazione degli alunni con disabilità, inizia con l’Art.3 ed art.34 della Costituzione, e poi la legge 118/71 e legge 517/77 e poi ancora la legge 104/92 e poi il DPR 24 febbraio 1994 e poi la grande Convenzione ONU per i diritti delle Persone con disabilità; tutte leggi che farebbero vincere nei Tribunali, le famiglie e soprattutto gli alunni con disabilità, che stanno subendo gravi ingiustizie (SE AVESSERO LA POSSIBILITA’ ECONOMICA).

Ma non dimenticatevi che il grado di civiltà di un popolo si misura dal modo in cui tratta le problematiche di chi socialmente è svantaggiato.

Per migliorare le condizioni sociali, serve una presa di coscienza non solo della scuola, ma anche delle amministrazioni Comunali, Provinciali e Regionali .
Inoltre non vorremmo più far fronte a umiliazioni gratuite espresse da alcuni dirigenti e insegnanti che trovano la disabilità un problema e un intoppo per il loro lavoro. Vogliamo ribadire, ancora una volta, che le persone con disabilità hanno ognuno, pur con patologie gravi , una potenzialità, che se tirata fuori con i giusti mezzi è capace di arricchire tutti. Le nostre famiglie credono fortemente in una buona qualità di vita per i loro figli, offrendo loro tutti i mezzi necessari,e hanno il diritto di sapere, che anche a scuola i loro figli possano essere trattati come tutti, ed inoltre è compito di quest’ultima attivarsi affinché l’alunno con disabilità abbia a sua disposizione un ambiente accogliente e seguito da personale preparato .

Scritto da : Grazia Pulito e Angela Castagna

GRAZIA PULITO presidente A.I.D.A. onlus (Associazione per l’Integrazione del Diversamente Abile) di Martina Franca Sede Legale: Via Giambattista Vico, n°8 74015 Martina Franca (TA) Tel. 080/4807405; Fax 080/4832687. Cell. 329/5341363. E-Mail: pulitograzia@libero.it
ANGELA CASTAGNA presidente A.M.A.R. DOWN onlus di Martina Franca (Associazione Martinese
Autonoma Ragazzi Down) Aderente al COORDOWN (Coordinamento Nazionale delle Associazioni down)
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