L’inchiesta sui duecento palazzi-killer del terremoto dell’Aquila, dopo sei mesi, è arrivata al capolinea: gli avvisi di garanzia sono pronti per essere firmati. E sono tanti. Tantissimi. Forse più di sessanta. A tremare sono tutti i protagonisti della filiera (da chi ha realizzato gli edifici a chi ha rilasciato le autorizzazioni o ha effettuato i controlli), in primis i costruttori, degli edifici dove ci sono state vittime.
Al centro delle indagini c’è – soprattutto – la Casa dello Studente. Con una novità, forse risolutiva per l’inchiesta: c’è un vuoto sotto l’edificio, proprio sul versante che è franato il 6 aprile scorso, sotto il colpo secco del sisma. La palazzina pubblica – divenuta simbolo della tragedia – sarebbe stata edificata su un buco, forse su una cava di un ex fabbrica di medicinali (dove venivano sepolti rifiuti speciali). E potrebbe essere questa la causa della morte degli otto ragazzi travolti dalla macerie.
Lo ha scoperto il procuratore della Repubblica, Alfredo Rossini – diversi giorni fa – durante un sopralluogo con alcuni periti. “È vero, c’è un vuoto… L’ho visto con i miei occhi, ma non posso dire altro…” conferma il procuratore. Ora, questa novità è contenuta nella relazione tecnica all’interno di uno dei fascicoli principali che compongono l’inchiesta. Ma non ci sarà un maxi-processo, assicura Rossini. “I filoni processuali, riguarderanno singolarmente ogni crollo e si riferiranno solo a quelli dove le perizie hanno fatto emergere responsabilità precise; gli altri verranno archiviati”.
Intanto, oggi, nel giorno del suo compleanno, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi consegnerà ai terremotati 500 alloggi provvisori. Comincerà così – dopo la cerimonia per le prime 94 case in legno ad Onna dello scorso 15 settembre – l’operazione dell’assegnazione delle “casette del Governo” (come vengono definite da buona parte degli aquilani). Mentre il 19 settembre a era stata inaugurata la Cittadella scolastica, con la Smartschool realizzata dalla Mabo Group, antisismica ed energeticamente indipendente.
Oggi, oltre alla seconda cerimonia di consegna, è in programma anche una conviviale con i sedici imprenditori che si sono aggiudicati l’appalto del progetto. La Protezione Civile ha anche annunciato che fino alla fine dell’anno, saranno assegnati 300 alloggi a settimana. Gli appartamenti antisismici sono stati costruiti secondo tecniche innovative ed arredati con mobili e suppellettili di qualità. All’interno, tv con impianto satellitare, tende, ed anche i componenti di arredo, come lenzuola, ferro da stiro e asciugacapelli. Gli assegnatari ad attenderli troveranno anche una bottiglia di spumante e dolci tipici del luogo.
Ma per i terremotati c’è anche la beffa delle macerie. Infatti, molti residenti sono stati costretti a pagare personalmente lo smaltimento dei detriti trovati all’interno delle loro abitazioni, escludendo la possibilità di un eventuale rimborso. “La normativa al riguardo è lacunosa” spiega l’assessore all’Ambiente del Comune dell’Aquila, Alfredo Moroni “stiamo esortando la Protezione Civile a chiarire meglio questo aspetto, per evitare che siano i cittadini a pagare il conto delle macerie…”.