Forum delle associazioni: il documento integrale inviato al sindaco – Lo Stradone

Forum delle associazioni: il documento integrale inviato al sindaco

Di seguito riportiamo integralmente il documento elaborato dal Forum delle Associazioni di Martina
Franca (Gruppo Speleologico Martinese, Gruppo Umanesimo della Pietra di
Martina Franca-onlus, Osservatorio sulla questione urbanistica di
Martina Franca, WWF di Martina Franca) e dal Laboratorio Culturale “La
Città Possibile”, dopo le due assemblee tenute nel quartiere Carmine.
Il prsente documento è stato inviato al Sindaco e alla Giunta nei giorni scorsi.

“Riqualificare il territorio di Martina Franca:
viaggio nei quartieri e nelle contrade”

DOCUMENTO DI SINTESI DELLE ASSEMBLEE TENUTE
IL 17 GIUGNO E L’8 LUGLIO 2009 NEL QUARTIERE CARMINE

Mercoledì 8 luglio, in Villa Carmine, si è tenuta la seconda parte
della partecipata assemblea pubblica dal titolo “Riqualificare Martina
partendo da Villa Carmine”, organizzata dal Forum delle Associazioni di
Martina Franca (Gruppo Speleologico Martinese, Gruppo Umanesimo della
Pietra di Martina Franca-onlus, Osservatorio sulla questione
urbanistica di Martina Franca, WWF di Martina Franca) e dal
Laboratorio Culturale “La Città Possibile”, aperto a tutta la città.
Si è trattato del naturale prosieguo del ragionamento condiviso e
propositivo sul complesso tema della riqualificazione urbana, già
avviato nell’incontro del 17 giugno 2009 al Polivalente.

Gli organizzatori hanno scelto Villa Carmine come punto di partenza
per questo viaggio conoscitivo per i quartieri poichè rappresenta un
ambito urbano strategico e di forte simbolicità per l’intera città,
cerniera di raccordo tra il centro storico, la Valle d’Itria e il
popolare e storico quartiere Carmine; la Villa, inoltre, costituisce
una delle poche e delle più importanti aree verdi fruibili in Martina.

Villa Carmine, già oggetto di una ristrutturazione molto pesante e
molto costosa, è oggi un monumento dedicato alle betonelle e al cemento
armato, irresistibile bacheca di messaggi di ogni genere e spazio
ospitante strutture pubbliche non gestite (locali tennis Club e spazi
di pertinenza), che sono state oggetto di devastanti e distruttivi atti
vandalici.

Durante l’ultima assemblea pubblica, molti interventi hanno
sottolineato che sia la Villa che Casa Cappellari e i locali dell’ex
Tennis Club sono stati già interessati da cospicui finanziamenti che,
in buona parte, sono state sprecati per mancanza di gestione delle
strutture.

Una delle idee portanti della serata, infatti, è stata “presidiare
per preservare”, ossia porre in essere iniziative di carattere ludico-
ricreativo e culturale negli spazi della Villa, attraverso una rete
comprendente le associazioni, i comitati, le scuole, gli esercizi
commerciali e ristorativi, la parrocchia, il soggetto gestore dei
locali ex tennis club e Casa Cappellari (Programma Regionale Bollenti
Spiriti).

Un’altra idea-guida emersa dal dibattito riguarda il metodo con cui
affrontare i temi della città, che siano relativi alla mobilità, al
verde, alla riqualificazione o alla gestione dei beni e servizi comuni:
le azioni amministrative devono uscire da una logica di gestione dell’
emergenza per entrare in una logica di pianificazione, programmazione e
gestione, in cui gli oggetti d’intervento devono essere parte di un’
idea più ampia, considerando la città come un sistema integrato. In
quest’ottica risulterebbe proficuo utilizzare, per interventi di una
certa rilevanza, la pratica del concorso di idee di progettazione.

Le appassionate proposte e gli spunti concreti per Villa Carmine e il
quartiere non sono mancati e spesso hanno visto gli anziani al centro
dell’attenzione: ripensare le abitazioni da ristrutturare in funzione
del processo di invecchiamento della popolazione, dedicare loro
appositi spazi ludici e associativi nella Villa. In altri interventi si
è sottolineata la necessità di un maggiore senso civico, dal rispetto
dei passaggi pedonali e dei parcheggi e degli accessi per disabili, all’
attenzione e alla cura del bene pubblico in generale, che siano beni
culturali, verde o arredo urbano.

Il comune denominatore rimarcato in tutti gli interventi è stato
la mancanza di azioni concrete dell’apparato burocratico-amministrativo
comunale a favore della riqualificazione urbanistica e architettonica
della città, e nel caso specifico del quartiere Carmine, elemento
fondamentale per avviare processi rigenerativi sia in ambito
strutturale che sociale.

Il Comitato del quartiere Carmine ha espresso l’auspicio di portare
il flusso turistico verso Villa Carmine e sottolineato il proprio ruolo
di stimolo verso l’Amministrazione Comunale, rinnovando le critiche per
le ingenti risorse che sono state sperperate nella ristrutturazione
della Villa, ristrutturazione, peraltro, da tutti criticata.

Una riflessione condivisa è stata quella di usare la pratica dell’
assemblea cittadina come punto di partenza per un percorso a più voci:
un laboratorio per raccordare i bisogni dei quartieri con quelli della
città, per segnalare all’Amministrazione Comunale la necessità di un
metodo che superi la logica della mera sommatoria di interventi e
finanziamenti, che risultano inutili, alla prova dei fatti, quando non
sono supportati da una visione complessiva dei problemi e da un’
organizzazione gestionale adeguata. Un laboratorio di ascolto di
bisogni e proposte da cui le associazioni organizzatrici intendono
trarre un modello da applicare in altri quartieri, che potrebbe servire
all’intera città. Un metodo di lavoro che, ispirato ai principi dell’
urbanistica partecipata, restituirebbe democrazia e dignità nel vivere
il territorio e che considererebbe i cittadini forza attiva nonché
principali fruitori dei processi di modernizzazione della comunità
martinese.

Martina Franca, 21 agosto 2009

Per il Gruppo Speleologico
Martinese
Michele Marraffa

Per il Gruppo Umanesimo della Pietra di Martina Franca-onlus
Domenico Blasi

Per l’Osservatorio sulla questione urbanistica di Martina Franca
Marinella Marescotti

Per il WWF di Martina Franca
Piero Chiatante

Per il Laboratorio Culturale “La Città Possibile”
Giancarlo Mastrovito