Giuseppe Dell’Erba: “Il Martina calcio è di tutti, ma serve il contributo di tutti” – Lo Stradone

Giuseppe Dell’Erba: “Il Martina calcio è di tutti, ma serve il contributo di tutti”

Giuseppe Dell'Erba

All’inizio della stagione sportiva, il titolare della ditta Saneco, doveva essere incaricato di un lavoro importante per eseguire la ristrutturazione dello Stadio Tursi. Tale incarico, però, è sfumato nonostante lo stesso avrebbe voluto devolvere l’entità della spesa dei lavori come sponsorizzazione al Martina Calcio. Successivamente, pur di aiutare la causa e la società, Giuseppe Dell’Erba ha deciso di incaricarsi di un lavoro, ad un costo molto basso, al fine di riaprire la Tribuna. Ma tutto questo, a breve, potrebbe diventare uno sforzo inutile.

Il dirigente ha così dichiarato: “Personalmente mi chiedo: possibile che l’Amministrazione non si possa mobilitare a fronte dell’impegno preso di riaprire lo Stadio? Io mi sono impegnato ad eseguire tutti i lavori, tra l’altro quasi terminati, a basso costo pur di riaprire il settore destinato ai nostri tifosi. Penso che l’Amministrazione potrebbe impegnarsi a trovare, ad esempio, sette o otto imprenditori, che con duemila euro al mese per sei mesi, riuscirebbero a dare una mano concreta a questa società. Siamo tutti martinesi e questo progetto lo ritengo un bene della città. Io, personalmente, non sono tifoso ma l’ho fatto perché ci tengo e mi fa piacere vedere la mia città, che attraverso il calcio, può primeggiare nel panorama regionale, così come storicamente ha fatto e come vorrei che continuasse a fare. Sono vicino alla società e mi sento di dire che, la cosa grave che molti non hanno capito, forse, è che domenica la squadra potrebbe non scendere in campo e potrebbe esserci veramente la parola fine a tutto questo. Da piccolo imprenditore, come tanti altri, dico che unendo le forze potremmo riuscire a garantire un contributo che fino ad aprile, diviso tra molti, risulterebbe esiguo. Mi rimetto all’aiuto dell’Amministrazione che si dovrebbe impegnare a cercare e a coinvolgere gli imprenditori locali e faccio un appello agli imprenditori stessi che magari, anche spontaneamente, potrebbero farsi avanti perché siamo tutti martinesi.”