C’è bisogno di “fare sistema” tra l’Unione europea, le Istituzioni e i cittadini – Lo Stradone

C’è bisogno di “fare sistema” tra l’Unione europea, le Istituzioni e i cittadini

Si è respirato un costruttivo spirito di partecipazione nelle sale della sede martinese della BCC Banca di Taranto. La giovane banca ha ospitato un appuntamento con l’associazione Upward che ha festeggiato il suo primo anno di attività ufficiale con un brindisi, organizzando un incontro per sensibilizzare la società civile della Valle d’Itria alla cittadinanza attiva europea.

Il dibattito dal titolo “Occasioni, rischi e sfide per il nostro territorio nel riprogettare la nuova Europa” ha visto la partecipazione come relatori di Elena Gentile, europarlamentare PD, di Nicola Marmo, capogruppo di Forza Italia nel Consiglio regionale pugliese e di Beatrice Lucarella, presidente della sezione Alimentare Turismo e Cultura di Confindustria Taranto. A moderare il giornalista del Quotidiano, Michele Montemurro, responsabile del progetto Industria Felix.

In apertura l’intervento di Michela Pignatelli, vice presidente di Upward, che ha sottolineato come tornare a essere cittadini europei rappresenti una della sfide più ambiziose ed affascinanti del prossimo futuro, nonché cardine della crescita sociale ed economica del nostro territorio. I saluti d’apertura della BCC Banca di Taranto sono stati affidati al Prof. Fortunato che ho sottolineato come la società abbia sempre più bisogno di questi momenti di riflessione ed approfondimento.

Partendo da queste riflessioni, l’esperto Montemurro ha indirizzato la discussione chiedendo ai relatori quali possano essere i modi ed i temi per convincere le giovani generazioni a lavorare per un’Europa unita senza emigrare lontano. L’europarlamentare Gentile ha raccontato della sua esperienza e dei risultati raggiunti dal Parlamento Europeo di cui fa parte. Tanti i temi toccati dai diritti individuali al lavoro, dai dazi alla struttura delle Istituzioni europee spesso criticate ma che, come sottilinea la Gentile, “Rappresentano un’organizzazione che nata più di 50 anni fa in un mondo diverso da quello attuale ed è normale che oggi abbia bisogno di una revisione”. Anche il consigliere Marmo dopo aver riportato i saluti e gli onori all’iniziativa del deputato Mauro D’Attis, assente per impegni istituzionali a Roma, ha espresso appassionate parole pro Europa evidenziando come: “Sia fondamentale il tema della mancanza di grandi infrastrutture, vero freno allo sviluppo del Sud, alla base della carenza di collegamenti per spostare persone e merci e la necessaria presa di coscienza di un nuovo metodo di lavoro che incoraggi maggiormente la creazione di nuovi sistemi piuttosto che gli aiuti a pioggia”. A dare un parere tecnico ed imprenditoriale su quanto detto ci ha pensato la Lucarella, che ha ribadito come debba dilagare “Una nuova consapevolezza che la partecipazione attiva alla cittadinanza sia fondamentale per reggere le sfide globali” . Sul tema import di olive ed olio tunisino poi il dibattito si accende e regala ai presenti importanti ed inaspettati spunti di riflessione. Su una cosa concordano relatori e organizzatori: “L’Europa è opportunità, ma bisogna rimboccarsi le maniche per coglierne i vantaggi”. Il confronto con la platea inizia con il segretario di Upward, Francesco Caroli, che provoca i relatori politici chiedendogli “se la particolarità di quest’epoca possa permettere ancora a persone serie e competenti di dividersi su ideologie del passato invece che compattarsi in un unico fronte anti populista, insomma se Marmo e la Gentile siano pronti a convivere nello stesso partito” ma i due ripropongono con orgoglio la propria diversa storia politica e le differenze che ancora li caratterizzano sottolineando però, come al netto di tutti gli errori fatti, i loro attuali partiti abbiano garantito la salvaguardia di fatto della democrazia in Italia.