Election day, contributi anche ai partiti che restano fuori – Lo Stradone

Election day, contributi anche ai partiti che restano fuori

Roma – L’aula del Senato ha approvato il decreto che fissa l’election day per accorpare le prossime elezioni europee e amministrative in unica tornata, i prossimi 6 e 7 giugno. Il ‘sì’ è stato ampiamente bipartisan, avendo votato a favore 252 senatori, nessun cotrario e due astenuti. Il provvedimento, che allinea le dimensioni dei simboli delle liste fra le due competizioni (3 centimetri) e fissa al 2 per cento la soglia minima di voti ottenuti per avere diritto ai rimborsi elettorali, passa ora al vaglio di Montecitorio per il via libera definitivo.

Il voto a Palazzo Madama L’aula di Palazzo Madama ha approvato in prima lettura, con 252 voti a favore e due astensioni il ddl di conversione del decreto legge cosiddetto election day, che accorpa le elezioni amministrative a quelle europee, che si devono svolgere entro il 7 giugno. Pe rendere possibile l’accorpamento, si voterà il sabato pomeriggio del 6 e tutta la giornata di domenica 7 giugno. Approvati fra gli altri due emendamenti di un certo rilievo: su proposta dei senatori democratici Vincenzo Vita e Paolo Nerozzi, la soglia per ottenere i rimborsi elettorali è stata portata al 2 per cento, quindi anche i partiti che non raggiungeranno il quorum del 4% necessario per ottenere seggi nell’Europarlamento potranno comunque accedere ai fondi pubblici; su proposta del relatore Lucio Malan, i simboli elettorali sulla scheda sono maggiorati nelle dimensioni fino al diametro di 30 millimetri, per favorire la scelta degli elettori anziani o con difficoltà di vista.
Fonte: Il Giornale