45a edizione del Festival della Valle d’Itria: scopriamo le 3 opere in cartellone – Lo Stradone

45a edizione del Festival della Valle d’Itria: scopriamo le 3 opere in cartellone

La 45a edizione del Festival della Valle d’Itria, che si svolgerà a Martina Franca dal 16 luglio al 4 agosto 2019, sarà internamente dedicata a Paolo Grassi nell’anno del centenario della nascita (con una serie di iniziative per l’occasione) e si annuncia fra le più ricche e interessanti di sempre.

Il matrimonio segreto

Rappresentata per la prima volta a Vienna nel 1792, Il matrimonio segreto di Domenico Cimarosa (Aversa 1749 – Venezia 1801) è fra le poche opere buffe ad entrare nel repertorio dei teatri europei, almeno sino alla prima parte del Novecento, affascinando artisti come Stendhal, Goethe e Nietzsche. Oggi raramente eseguita, è però considerata uno dei mirabili esempi di quella che è stata la Scuola Napoletana nel XVIII secolo, di cui Cimarosa – insieme a Piccini e Paisiello – è uno degli esponenti più noti. La vicenda di Paolino e Carolina, giovani sposi segretamente uniti in matrimonio, e degli altri personaggi porterà a un vorticoso susseguirsi di intrecci tipici dell’opera buffa settecentesca.


Ecuba

Ecuba è uno dei pochi lavori compiuti di Nicola Antonio Manfroce (Palmi 1791 – Napoli 1813), grande promessa della scena musicale italiana di inizio Ottocento, morto a soli 22 anni nel 1813, appena un anno dopo il debutto della sua opera al Teatro San Carlo di Napoli. Protagonista di questo capolavoro in tre atti è la mitologica regina di Troia, madre dell’eroe Ettore ucciso da Achille durante la celebre guerra narrata nell’Iliade di Omero. Il tragediografo Euripide dedicherà due delle sue opere (Le troiane e Ecuba) a questa figura di donna, piegata da un dolore talmente profondo da trovare in esso la ferocia per una vendetta fine a se stessa, senza riscatto né speranze.


Orfeo

Nicola Porpora (Napoli 1686-1768), compositore prolifico e maestro di canto – fra i suoi allievi anche il Farinelli – ha contribuito in maniera decisiva alla diffusione e all’affermazione dell’opera italiana di scuola napoletana in Austria e Germania. Maestro del canto virtuosistico, fra i suoi lavori figura anche un Orfeo (su libretto di Paolo Rolli, andato in scena per la prima volta a Londra, presso il Kings Theatre in the Haymarket, il 2 marzo 1736), un pasticcio – cioè uno spettacolo operistico con musiche di diversi autori – che oltre a brani di Porpora stesso ne comprende altri di Leonardo Vinci, Francesco Araia, Johann Adolf Hasse, fungendo oggi da prezioso documentario del cosmopolitismo musicale di primo Settecento.